
I risultati promettenti dell’uso delle catechine del tè verde nei tumori
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Come i polifenoli possano aumentare l’effetto dei chemioterapici e possano aiutare a contrastare diverse fasi della formazione dei tumori è ormai noto. Una recente review apparsa in giugno su Food Chemestry si è invece soffermata sull’efficacia delle catechine del tè verde, in particolare, sulla più abbondante, l’epigallocathechina-3-gallato(EGCG).
Le catechine del tè verde rappresentano il 12-25% delle componenti. Questa classe di polifenoli si mostra particolarmente attiva come antiossidante e ha dimostrato numerosi effetti terapeutici contro diversi stati patologici, tra cui cancro, infiammazione, diabete, malattie cardiovascolari.
Cosa dicono i dati
Analizzando tutti gli studi su EGCG e tumori condotti in questi anni, sia in vitro che in vivo, e gli studi clinici conclusi – più di 100 al momento della stesura dell’articolo – i risultati hanno confermato la potenzialità della catechina nell’ inibire la crescita dei tumori maligni di varia origine e attraverso meccanismi, ancora in studio, che permettono di ridurre la proliferazione delle cellule tumorali e la loro migrazione, diminuendo sia la comparsa di recidive che di metastasi. Particolarmente significati i risultati in associazione con la terapia tradizionale, di cui ECGC aumenta gli effetti consentendo di ridurre la dose dei farmaci per la chemioterapia.
Un primo effetto preventivo è dovuto all’azione di antiossidante e antiinfiammatorio dell’EGCG. I danni dovuti all’infiammazione, soprattutto quella di basso grado e continuata, e alla formazione di radicali liberi si manifestano infatti con lesioni alle cellule e al loro DNA, causando quindi mutazioni e attivando processi che possono portare allo sviluppo di tumori. L’EGCG è però in grado di neutralizzare i radicali liberi, legare gli ioni metallici che amplificano le reazioni ossidanti, svolge così un’azione di supporto all’organismo e ostacola così la formazione del cancro contrastando l’azione degli agenti cancerogeni.
Con la sua azione antiinfiammatoria è invece di aiuto alle normali funzioni di difesa del sistema immunitario, che può in questo modo contrastare più efficacemente la comparsa di cellule mutate.
Azione antiproliferativa e contro la diffusione del tumore
L’EGCG agisce contro i tumori anche intervenendo sulla sopravvivenza delle cellule cancerose e contrastando i sistemi di formazione delle masse tumorali.
L’EGCG ha infatti un’azione proapoptotica – cioè favorisce la morte- sulle cellule tumorali; controlla poi la crescita cellulare e promuove i sistemi che riparano il DNA danneggiato o che avviano la cellula mutata alla morte, quando il danno non è riparabile.
Perché poi da poche cellule tumorali si possano sviluppare delle masse più grandi è necessario che i tumori sviluppino molti vasi sanguigni da cui trarre nutrimento. Questo fenomeno, detto angiogenesi, è contrastato dalle catechine. In questo modo si riduce l’accrescimento del cancro ma anche la possibilità che questo possa infiltrare i tessuti danneggiandoli o che possa diffondersi in altre sedi (formazione di metastasi).
Azioni repressive dei tumori da parte di EGCG sono state viste nel cancro mammario triplo negativo, nel carcinoma epatico, nel cancro cervicale. Effetti dose-dipendenti si sono avuti con sperimentazioni sulle cellule del cancro ovarico, nel carcinoma orale, nel cancro al colon e nelle leucemie. Ha avuto altrettanti risultati positivi sui tumori della prostata, dei polmoni, del pancreas e nei melanomi.
La terapia integrata
Negli studi clinici, la ricerca ha evidenziato l’uso dell’EGCG nella terapia integrata. La molecola naturale agisce infatti in sinergia con i chemioterapici: aumenta l’azione farmacologica contro le cellule tumorali e previene la resistenza al farmaco – fenomeno per il quale le cellule tumorali sviluppano meccanismi per espellere il chemioterapico vanificando la terapia.
Sebbene studi clinici approfonditi siano necessari, l’integrazione con EGCG sembra avere il vantaggio di essere efficace, senza effetti collaterali alle dosi suggerite, e un elevato valore preventivo. Infatti, non solo se ne può sfruttare l’azione contro l’invecchiamento fisiologico, quella energizzante e contro la fatica mentale ma può intervenire contro i cancerogeni ambientali e contro la perossidazione lipidica che causa il deterioramento delle membrane e delle strutture cellulari da parte radicali liberi.